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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

POST n. 8 - Stock to flow

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In questo articolo analizzeremo l'andamento del prezzo di Bitcoin sul lungo periodo. Nella seconda parte del 2010, con la nascita dei primi exchange tra cui il più noto dei tempi, il giapponese Mt Gox( il quale dominò la scena controllando la maggiorparte delle transazioni Bitcoin fino al 2014 quando venne hackerato perdendo quasi 1 milione di Bitcoin appartenenti ai clienti), le persone iniziarono a mercanteggiare Bitcoin, avviando quel processo tuttora in essere di tentare di dare un valore monetario ad una tecnologia che pareva essere stupefacente e senza precedenti in campo finanziario. I pionieri di bitcoin erano per lo più smanettoni del web, nerd, informatici, spesso definiti col termine cyberpunk sul filone artistico letterario degli anni '80, una sorta di setta di sognatori anarco-finanziari che volevano ribaltare il sistema monetario mondiale. All'interno della comunitá di Bitcoin circola una storiella divertente, divenuta anche nota come la ricorrenza del

POST n. 7 - Cos'è un hard fork?

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Connecting the dots Oggi reciterò la parte del buon alunno che cerca di fare tesoro del grande insegnamento di unire i puntini della vita, suonato dal grande Steve Jobs in quel celebre discorso-sinfonia che tenne a Stanford nel 2005. Ha ragione quando dice che tutto ciò che abbiamo fatto nel passato con passione e dedizione non è mai buttato e anche se non lo diremmo mai, può sempre tornare utile in futuro, come la mia verve adolescenziale per i film di fantascienza. Allora chi non ha mai visto la saga di Ritorno al futuro corra a rimediare a questa gravissima lacuna esistenziale. Detto questo, oggi cercheremo di capire cos'è un hard fork e per rendere comprensibile questo concetto mi servirò proprio di una scena del capolavoro cosmico di Robert Zemeckis che mi è tornata immediatamente alla mente quando per la prima volta approcciai al suo funzionamento. Dunque siamo nel secondo capitolo quando Doc alla lavagna spiega a Marty come l'esser venuto in possesso del gran

POST n.6 - Mining industriale ed ecosostenibilitá

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A differenza degli albori, quando per estrarre bitcoin era sufficiente un pc di mediocre livello, oggigiorno per competere col network in materia di mining è doveroso fare le cose un po' più in grande. Da qualche anno infatti l'hardware necessario per minare criptovaluta in profitto si è evoluto: ci sono aziende in tutto il mondo che producono e vendono questi computer chiamati 'asic' studiati e costruiti per essere impiegati in questa specifica funzione di lavoro. Essi hanno alte prestazioni di calcolo, i più moderni microprocessori ed eccezionali sistemi di raffreddamento. Mentre in principio il mining era un'attivitá che poteva essere fatta in casa, da qualche anno ci sono vere e proprie industrie piene di asics in serie, situate nei luoghi del pianeta ove la corrente elettrica è a buon mercato. Si perchè il prezzo della corrente è la variabile che più influisce sulla profittabilitá di questa attivitá poichè un asic di recente modello consuma circa

POST n. 5 - Scalabilitá

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Lightning network Satoshi Nakamoto, durante la stesura del white paper della sua meravigliosa invenzione, scrisse letteralmente di aver ideato un sistema di pagamento elettronico peer to peer, open source. Ma col passare del tempo emersero alcuni limiti della tecnologia di bitcoin che ne ostacolavano la scalabilitá, ovvero la sua diffusione su larga scala per i micropagamenti: un blocco della catena è grande 1mb e può contenere fino a 3000 transazioni circa; si può dedurre matematicamente, dato che un nuovo blocco viene aggiunto alla catena ogni 10 minuti, che la rete bitcoin è in grado di convalidare fino a 7 transazioni al secondo. Questo dato è oggettivamente molto basso, si pensi che il circuito Visa riesce ad elaborare più di 20 mila transazioni al secondo(i sistemi centralizzati dal punto di vista delle prestazioni sono sempre molto virtuosi ma non dimentichiamoci che noi non vogliamo un ente fiduciario dietro allo scambio di valore). Non è accettabile pensare di andare i

POST n. 4 - Cos'è bitcoin? (3)

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Oro digitale Ben ritrovati amici, sono molto gratificato da questa nuova avventura e sono contento che chi mi sta seguendo abbia trovato interessanti i contenuti da me proposti e voglia saperne di più. I feedback che sto ottenendo sono oltre le aspettative quindi vi ringrazio; come avrete notato lo sforzo è davvero irrisorio, un paio di brevi letture settimanali che, state certi, vi apriranno un mondo che imparerete a padroneggiare prima della massa la quale, secondo me ma anche secondo il parere di moltissimi esperti e visionari, sará travolta da questa rivoluzione. Ci siamo lasciati parlando della similitudine oro-bitcoin ed oggi approfondiremo questo importante elemento. Come abbiamo visto nel primo articolo del blog, una delle più importanti caratteristiche sulle quali si basa il valore attribuito dall'umanitá all'oro è la sua scarsitá: tutto l'oro estratto del mondo sta dentro a due piscine olimpioniche e nonostante l' estrazione di nuovo oro proceda cos

POST n. 3 - Cos'è bitcoin? (2)

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Proof of work Oggi entreremo un po' nei meandri del funzionamento della blockchain, cercando di restare più semplici possibili. Non preoccupatevi se rimarrete un po intontiti, è normale. Come abbiamo visto la volta scorsa bitcoin è completamente slegato dai governi e dalle banche centrali. E allora chi lo produce? Immaginate una catena a maglie metalliche dove ogni maglia corrisponde ad un blocco contenente i dettagli delle transazioni bitcoin: essa è la blockchain e se ne trova una copia identica su tutti i nodi della rete bitcoin. Alcuni nodi sono nodi speciali perchè si occupano di validare le nuove transazioni ed inserirle in un nuovo blocco da aggiungere alla catena. Questi nodi sono di proprietá dei cosiddetti "miners" i quali,  mediante un lavoro computazionale dei loro computers, concorrono tra loro alla risoluzione di un complesso calcolo matematico che permetterá ad uno soltanto di essi di svelare la cosiddetta "funzione di hash', necessar