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Post n. 33 - TINA? Forse non più

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  Jerome Powell, chairman della Federal Reserve, ha da poche ore concluso il suo attesissimo speech dove ha portato sostanzialmente 2 ottime notizie per gli investitori: - Non è previsto alcun allentamento del ritmo di acquisto di titoli obbligazionari da parte della FED, processo identificato come 'quantitative tightening', ma si proseguirà con i massicci stimoli monetari che hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi. - Nonostante le attese rialziste sul tasso d'inflazione per il 2021 ben oltre i 2 punti percentuali, non è previsto prima del 2023 un'innalzamento dei tassi d'interesse (tapering). Ed è proprio su questa seconda notizia su cui vorrei portare un approfondimento: I grandi investitori, per proteggere i loro capitali dalla svalutazione e per la gestione della parte più prudente del portafoglio non possono più contare su strumenti classificati 'a basso rischio' come i titoli di stato e obbligazioni private, a cedola fissa o variabile, poichè essi h

Post n. 32 - Bitcoin RHODL ratio

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  L' attuale ciclo rialzista del prezzo di bitcoin è terminato? Secondo l'indicatore RHODL ratio, ideato da Philip Swift a fine 2020, c'è ancora molto spazio di crescita. Mi ritengo una persona molto analitica in tutte le sfere della mia vita e, non a caso dunque, in ambito crypto, nutro uno spiccato interesse per la cosiddetta analisi on-chain. Credo che essa sia estremamente utile poichè è in grado di interpretare i grafici del prezzo integrandoli con i dati provenienti dalla blockchain, dunque il comportamento degli attori di mercato che non sono altro che persone con un'emotivitá ed un interesse finanziario. Ci vengono in aiuto i blockchain data providers come Glassnode, Chainanalisys, Lookintobitcoin, servizi di analisi dei dati provenienti dal pubblico registro delle transazioni Bitcoin. Ebbene il RHODL ratio è un indicatore costruito su market value, realized value e hodl waves, che mira ad identificare i massimi di prezzo di un ciclo rialzista. La sua accuratezz

Post n. 31 - Crypto bazar

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  Oggi vi presento un bellissimo progetto volto a favorire la circolazione di valute digitali, dedicato alla crypto community la quale sta vivendo una fase di espansione molto forte. www.cryptobazar.it è un portale italiano di annunci peer to peer dove le persone possono mettere in vendita qualsiasi oggetto e offrire agli acquirenti la possibilità di pagare in criptovaluta.  Il team che gestisce il portale esamina minuziosamente ogni nuovo annuncio affinché non compaiano offerte di prodotti illegali o sospette truffe, scongiurando dunque la possibilità di avere guai con la giustizia (il caso Silk Road insegna), salvaguardando cosí il più possibile le parti. Gianluca Vitrano, co-fondatore di Crypto bazar, mi ha comunicato inoltre che il team di sviluppo ha intenzione di implementare a breve un servizio di escrow al fine di innalzare notevolmente il livello di sicurezza negli scambi a distanza: un escrow è un sistema che riceve il pagamento ma lo rende disponibile al venditore soltanto d

Post n. 30 - 8 regole d'oro per i criptoniubbi

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  1) Investi in bitcoin solo dopo averne compreso l'indiscussa genialità tecnologica ed il suo potenziale impatto futuro sulla finanza globale e personale. 2) Non avere aspettative di breve termine, la storia di Bitcoin insegna che chiunque abbia acquistato e conservato senza stress sta giovando... (Warren Buffet dice che i mercati finanziari sono quel posto dove c'è un passaggio di ricchezza dalle mani di chi non ha pazienza alle mani di chi ce l'ha). 3) Non investire più di quello che puoi permetterti di perdere senza cambiare il tuo stile di vita e quello dei tuoi cari. 4) Stai alla larga da tutte quelle proposte di investimento che sventolano altissime percentuali di profitto (vale in ogni settore, criptovalute incluse). Quando una cosa sembra troppo bella per essere vera non lo è. 5) Se non hai un bagaglio tecnico in ambito finanziario valuta una strategia PAC (piano d'accumulo capitale) per gestire il rischio in maniera estremamente semplice. 6) Se l'ammontare

Post n. 29 - L' interesse cresce, ma...

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Google trends, strumento molto utile che ci permette di monitorare le statistiche di digitazione sul motore di ricerca più famoso del mondo, indica che le ricerche per la parola "bitcoin" stanno tornando ai massimi livelli di fine 2017. Questo chiaramente non può che far piacere a noi sostenitori del Re delle valute digitali. Come sempre, il catalizzatore di questi picchi di interesse da parte delle persone è l'ennesima impennata del prezzo, raccontata ormai quotidianamente dai canali di informazione di massa. Ma ancora prima di una grandissima occasione per fare una plusvalenza, Bitcoin rappresenta una rivoluzione filosofico-monetaria che merita, a prescindere dal prezzo, grande approfondimento. La potenza innovativa del protocollo Bitcoin ha un valore che il mercato sta cercando di 'prezzare' da 10 anni. Questo processo, come è normale che sia, ha bisogno di tempo e non può escludere la componente emotiva dei mercati, responsabile di un trend rialzista ad altiss

Post n. 28 - Ragionare in bitcoin o in satoshi?

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  Benritrovati a tutti, scrivo questo post dopo aver affrontato una discussione molto interessante con un conoscente, riguardo alla finanza comportamentale. Venendo subito al dunque, la domanda è:  per favorire l' adozione di massa, alla luce dei recenti rialzi stratosferici del prezzo di bitcoin, non sarebbe opportuno iniziare a ragionare in satoshi rispetto che in bitcoin? Bitcoin è frammentabile fino a 8 sei dopo la virgola: un satoshi è infatti un centomilionesimo di Bitcoin. Seppur io sia ben consapevole che non vi siano fattori matematici a sostegno di questo ragionamento, sono altresì convinto che la natura umana provi maggior appagamento nel possedere 100 monete che valgono 1 ciascuna piuttosto che 1 centesimo di una moneta che vale 10000. Il valore realmente posseduto dal soggetto è 100 in entrambi i casi ma la sua percezione è diversa.  Se ci pensiamo, seppur in termini inversi (eccessiva svalutazione), abbiamo assistito nella storia a riallineamenti del sistema valutari

Post n. 27 - Bitcoin ha bisogno di internet per funzionare?

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  E se un giorno oscurassero internet?  Fermo restando che ormai qualsiasi cosa, in qualsiasi settore della nostra vita è archiviata in server connessi alla rete, dunque Bitcoin sarebbe l'ultimo dei nostri problemi, proviamo ad immaginarci un'ipotetico scenario in cui qualche mano cattiva e potente riuscisse a bloccare la sincronizzazione della blockchain tra i nodi della rete Bitcoin, manipolando in qualche modo i protocolli TCP IP. Tutto perduto? NO! Nel 2014 è nata Blockstream, una societá di prodotti e servizi dedicati a Bitcoin, second layers (Liquid network) e trasferimento dati in modalitá alternativa (satellitare).  Ad oggi Blockstream ha in nolo 6 satelliti geostazionari che coprono circa l'80% delle terre emerse del globo terrestre e che permettono la sincronizzazione di un full node Bitcoin in radiofrequenza, in totale assenza di connessione internet! Per ora la trasmissione dati è monodirezionale dunque i satelliti ricevono le informazioni dalle stazioni Blockst