POST n.6 - Mining industriale ed ecosostenibilitá



A differenza degli albori, quando per estrarre bitcoin era sufficiente un pc di mediocre livello, oggigiorno per competere col network in materia di mining è doveroso fare le cose un po' più in grande.

Da qualche anno infatti l'hardware necessario per minare criptovaluta in profitto si è evoluto: ci sono aziende in tutto il mondo che producono e vendono questi computer chiamati 'asic' studiati e costruiti per essere impiegati in questa specifica funzione di lavoro. Essi hanno alte prestazioni di calcolo, i più moderni microprocessori ed eccezionali sistemi di raffreddamento.

Mentre in principio il mining era un'attivitá che poteva essere fatta in casa, da qualche anno ci sono vere e proprie industrie piene di asics in serie, situate nei luoghi del pianeta ove la corrente elettrica è a buon mercato. Si perchè il prezzo della corrente è la variabile che più influisce sulla profittabilitá di questa attivitá poichè un asic di recente modello consuma circa 1.5 kw e resta acceso 24 ore su 24, magari in un capannone insieme ad altre centinaia di macchine identiche; questi capannoni sono provvisti di evoluti sistemi di aerazione, quest'ultimi responsabili della maggior parte dei consumi, che convogliano all' esterno il moltissimo calore generato dalle macchine, per far si che i luoghi non si riscaldino a tal punto da andare in protezione.

Sovente si ha la possibilitá di leggere articoli online di detrattori che sventolano l'insostenibilitá del mining di criptovalute, facendo qualche mirabolante paragone del tipo: "il mining di bitcoin consuma come l'intera Irlanda" o altre cose cosí, molto sceniche. Ma perchè non scrivono ad esempio che il mining di bitcoin consuma come tutte le tv statunitensi spente in stato di stand by? Fa giá un altro effetto vero?

In realtá le cose stanno cosí: i consumi energetici legati ad internet rappresentano il 7% di tutto il consumo globale. La rete Bitcoin copre solo il 2 % del consumo di tutte le attivitá digitali (internet), all'interno delle quali spiccano gli onerosissimi consumi derivati dal cloud computing(storage dati e contenuti dei social, piattaforme di streaming video ecc. ecc.). Il carico energetico di internet è destinato ad aumentare vertiginosamente con le tecnologie 5g e 'internet of things', così come il numero dei dispositivi connessi alla rete.

Come avete dunque la possibilitá di vedere, il terrorismo mediatico nei confronti dell'estrazione di bitcoin è decisamente infondato, senza contare inoltre che le mining farm più grandi stanno giá utilizzando fonti rinnovabili (fotovoltaico ed idroelettrico) per ridurre costi ed impatto ambientale.
Vi linko un video de Le Iene di 2 anni fa, girato all' interno di una mining farm. https://youtu.be/HCtpqKvrv0I

A presto, Diego Chiapperini


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