Post n. 28 - Ragionare in bitcoin o in satoshi?

 

Benritrovati a tutti, scrivo questo post dopo aver affrontato una discussione molto interessante con un conoscente, riguardo alla finanza comportamentale.

Venendo subito al dunque, la domanda è: 

per favorire l' adozione di massa, alla luce dei recenti rialzi stratosferici del prezzo di bitcoin, non sarebbe opportuno iniziare a ragionare in satoshi rispetto che in bitcoin?

Bitcoin è frammentabile fino a 8 sei dopo la virgola: un satoshi è infatti un centomilionesimo di Bitcoin.

Seppur io sia ben consapevole che non vi siano fattori matematici a sostegno di questo ragionamento, sono altresì convinto che la natura umana provi maggior appagamento nel possedere 100 monete che valgono 1 ciascuna piuttosto che 1 centesimo di una moneta che vale 10000. Il valore realmente posseduto dal soggetto è 100 in entrambi i casi ma la sua percezione è diversa. 

Se ci pensiamo, seppur in termini inversi (eccessiva svalutazione), abbiamo assistito nella storia a riallineamenti del sistema valutario: per colpa dell' iperinflazione, nella Repubblica di Weimar si passò dal Papiermark al Rentenmark e al Reichsmarch, in Venezuela passarono dal Bolivar al Bolivar fuerte e poi al Bolivar sovrano, in Brasile il Cruzeiro fu rimpiazzato dal Real. 

Per le stesse ragioni di percezione del valore potrebbe essere applicato a bitcoin un riallineamento inverso che vada a contrastare la sua peculiare natura disinflattiva.

Personalmente dunque sono convinto che tra non molto,qualora Bitcoin dovesse raggiungere quotazioni ancora più importanti, gli Exchange inizieranno a listare satoshi al posto di bitcoin affinchè i nuovi piccoli investitori siano psicologicamente più propensi a fare il loro primo grande passo verso la vera libertà finanziaria, al riparo dalle politiche monetarie scellerate degli ultimi 75 anni (1944 accordi di Benetton Woods e fine del sistema aureo).

Chi vivrá vedrá, nel frattempo godiamoci il viaggio.

A presto, Diego