POST n. 1 - Cosa sono i soldi?



Inizierò il percorso con una breve premessa storica sul denaro poichè è fondamentale avere ben chiari alcuni concetti chiave. Andiamo!
Tutti a scuola abbiamo studiato il baratto degli antichi come sistema di commercio, superato dalla moneta-merce (in nordafrica alcune tribù usano ancora quantificare il valore in 'cammelli') e ancora dalla moneta metallica, principalmente argento e oro, quest' ultima meglio trasportabile, frazionabile, non falsificabile (...forse...), indeteriorabile e scarsa(tieni a mente questo concetto della scarsitá dell'oro, ci torneremo). Ma nel medioevo i mercanti, i quali pagavano e ricevevano pagamenti in monete d'oro trovavano più pratico depositarle presso gli orafi ottenendo da questi una ricevuta chiamata "nota di banco'; quando gli stessi mercanti avevano bisogno delle monete per effettuare un' altra transazione le riscattavano presentando quest'ultima.
Pian piano le persone acquisirono sempre più fiducia in questi pezzi di carta tanto da utilizzarle come dei moderni assegni x la compra-vendita al posto delle monete vere e proprie che divenivano quindi il 'collaterale' a garanzia (a tempo debito torneremo anche sul concetto di collaterale).
Gli orafi, notando che sempre più di rado le persone venivano a riscuotere i loro depositi aurei e che quasi sicuramente non sarebbero venuti tutti insieme, cominciarono ad emettere prestiti creando dal nulla ulteriori note di banco non collateralizzate: nacquero, di fatto, le prime banche e la riserva frazionaria: quest'ultima sta ad intendere proprio il fatto che gli odierni istituti di credito non dispongono di tutto il capitale dei correntisti ma solo una piccola frazione, il resto è investito con tutti i rischi del caso; ne deriva che se oggigiorno tutti i correntisti di una banca  volessero prelevare i loro fondi non ne avrebbero la possibilitá, senza citare il fatto che solo il 3% degli euro circolanti è in forma cartacea.
Ora seguitemi bene, a partire dal 1815 fino al 1931 vigeva tra i più potenti Stati mondiali il cosiddetto Gold Standard (fatta eccezione per il 14-18 in cui venne accantonato da tutti tranne gli USA per sostenere le spese belliche del primo conflitto mondiale): ogni Nazione poteva stampare moneta per un livello pari alle riserve auree nazionali, ma siccome tale norma limitava lo sviluppo delle economie nazionali a causa della limitata disponibilitá materiale dell' oro, con la grande depressione del '29 emerse il fatto che gli Stati aderenti al Gold standard fecero più fatica a risollevarsi dalla crisi rispetto ai paesi non aderenti e, comunque gli Stati Uniti detenevano i 3/4 delle riserve auree mondiali, venne siglato nel '44 con accordi di Bretton Woods, il Gold Exchange Standard che sancí definitivamente la leadership statunitense emersa dalla seconda guerra mondiale ormai quasi terminata. Il nuovo ordine monetario mondiale prevedeva dunque che il dollaro fosse l' unica valuta convertibile in oro al tasso fisso di 0.35 usd l'oncia e che le valute fossero legate tra di loro a cambi fissi garantiti dal Fondo Monetario Internazionale appena formatosi.
Ma gli Stati Uniti, che inizialmente ebbero la facoltá di stampare enormi capitali da prestare agli Stati europei per la ricostruzione post bellica col cosiddetto Piano Marshall, si fecero prendere la mano ed esagerarono con la produzione di dollari per finanziare il riarmo nucleare, il programma spaziale e la guerra in Vietnam, facendo indispettire gli Stati occidentali i quali, forti di un ventennio di crescita incredibile conosciuta come "il miracolo economico", cominciarono a comprare oro per 12 mila tonnellate con la marea di dollari accumulati in europa.
Nel 1971 il presidente americano Nixon, dunque, ammettendo che gli USA non avevano quantità d' oro congrue ai dollari in circolazione, pose fine al Gold Exchange Standard, svincolando definitivamente l'emissione di moneta dalle riserve auree delegando questa volta i governi nazionali ad impartire le politiche monetarie alle banche centrali, slegando inoltre le monete nazionali dai cambi fissi verso la fluttuazione legata agli scambi di mercato ( il cosiddetto mercato Forex).
E qui viene definitivamente meno il concetto di collateralizzazione del denaro e valore intrinseco di esso in quanto non piú correlato a nulla se non ad un atto di fede. Nel 1972 10 dollari sono solo un pezzo di carta legittimato dalla politica, la quale ha però perso la sua battaglia contro la finanza: gli enormi capitali accumulati in Europa e in medioriente dai paesi produttori di petrolio riuniti sotto l'Opec ( chiamati rispettivamente eurodollaro e petrodollaro) sfuggivano al controllo governativo in quanto andavano a confluire, tramite istituti bancari londinesi, nei paradisi fiscali(guardacaso ex colonie britanniche) per essere impiegati in investimenti di natura finanziaria, più redditizi di quelli commerciali, tipici del periodo del miracolo economico; ogni sforzo politico per stimolare un'economia in forte rallentamento a causa (principalmente) della crisi del petrolio del '73, produceva solo inflazione e aumento dei prezzi.
Sarebbe interessante proseguire con l' excursus verso tematiche piu recenti quali la perdita della sovranitá monetaria col trattato di Maastricht, il pareggio di bilancio in Costituzione, il quantitative easing della FED e della BCE ma non sono oggetto d'analisi in questo post.
Nella prossima puntata tenteremo un primo approccio molto soft a quella formidabile invenzione chiamata Bitcoin.
Per approfondire gli attuali scenari nell'eurozona consiglio il blog Win the bank del Prof. Valerio Malvezzi.
a presto, Diego Chiapperini

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